Anche la ricerca universitaria lo dice!

Segnaliamo questa interessante ricerca del Politecnico di Milano, che ha analizzato 400 scuole e lo spazio fuori di esse ("sagrato scolatico). In maggioranza è stato rilevato uno spazio urbano poco ospitale per pedoni e ciclisti. La ricerca ipotizza soluzioni e va esattamente nella direzione che anche noi della Campagna Strade Scolastiche abbiamo indicato: ridisegno della strada, traffic calming, chiusura della strada, rimozione dei parcheggi.

Ecco qualche estratto:

"Spazi urbani sulla soglia delle scuole!

Lo spazio appena fuori dall’ingresso della scuola è uno dei primi spazi urbani che bambini e ragazzi vivono intensamente. In quei pochi metri quadrati fanno le loro prime amicizie, gustano la libertà dello stare da soli, sperimentano le prime autonomie e le prime relazioni sociali. Quello spazio sarà per anni il loro luogo di ritrovo. E quando non si troveranno più, quella soglia sarà per sempre un ricordo indelebile.
Ipotizzando che vi si soffermino anche per mezz’ora al giorno per 200 giorni all’anno, saranno 800 ore spese sempre nello stesso luogo tra i 6 e i 14 anni.
L’equivalente di mezzo anno scolastico.
Cosa imparano i bambini in questo ‘mezzo anno scolastico’? Quale idea di città si forma in loro?
Accompagnando i ragazzi durante la crescita, questi spazi diventano per loro ‘normali’. E quindi, se lo spazio è di pessima qualità urbana ma i loro occhi lo vedono come normale, riusciranno -da adulti- a tenere accesa la domanda per una bella città? La paura è che questo non possa accadere e quei bambini non chiederanno che ciò che hanno imparato a vivere e memorizzare negli anni più spensierati della loro vita.
La ‘scuola fuori dalla scuola’ è una potente fonte di insegnamento della bellezza urbana e del rispetto verso i luoghi pubblici Cosa c’è di meglio di vivere in spazi di qualità per imparare a rispettare e prendersi cura di quegli spazi per sempre, in modo spontaneo?
Da qui il desiderio di analizzare questi luoghi uno a uno, studiandoli e verificando come vengono vissuti e percepiti da studenti e insegnanti. Abbiamo catalogato centinaia di scuole restituendo un panorama diversificato che non è estraneo alla fragilità urbana che diventa fragilità culturale. La città bella insegna bellezza, la città brutta insegna paura e diffidenza.
Dilatare e qualificare la città pubblica davanti alle scuole diventa quindi una proposta progettuale, urbanistica e politica.https://www.habitatscuola.polimi.it/fuori-dalla-scuola/

Un cattivo sagrato scolastico

La strada davanti a scuola è progettata in funzione delle esigenze del traffico motorizzato: la carreggiata è ampia e rettilinea; non ci sono rallentamenti per gli automobilisti, i quali qui possono circolare e posteggiare in ogni punto. Ampi parcheggi e stalli lungo la strada incoraggiano i genitori a portare le loro auto il più vicino possibile agli ingressi delle scuole.

Dal punto di vista di pedoni e ciclisti la situazione è più sfavorevole. Il marciapiede è stretto, non protetto rispetto alla strada e carente in manutenzione. Lo spazio del marciapiede è parzialmente occupato da altri elementi come segnaletica verticale, auto posteggiate e contenitori per rifiuti proprio all’ingresso principale della scuola. Le strisce pedonali sono al livello della strada, sono distanti e disallineate rispetto all’ingresso e non sono adeguatamente mantenute. Non sono previste piste ciclabili né rastrelliere per parcheggiare le biciclette.

Un ottimo sagrato scolastico

Le necessità di bambini e ragazzi sono messe al centro: la strada davanti a scuola è in tutto e per tutto una strada scolastica. L’accesso da parte delle auto è consentito solo ai mezzi di servizio e regolato attraverso dissuasori mobili. Non ci sono parcheggi nei pressi della scuola e gli scolari possono muoversi e giocare liberamente. C’è maggior serenità e senso di gradevolezza del luogo e le persone tendono a soffermarsi più tempo in quanto lo spazio è più amichevole e adatto alle relazioni con le altre persone.

La pavimentazione del marciapiede e della soglia scolastica si estende occupando l’intera strada, fino a raggiungere il parco sul lato opposto: tutta quest’area si trova allo stesso livello rialzato rispetto alla strada, diventando un tutt’uno con la scuola.

Il sagrato scolastico è più sicuro e accogliente, e le persone sono incoraggiate a viverlo prendendo la scuola come punto di riferimento anche al di fuori degli orari legati alla didattica. Un vero e proprio progetto di sagrato scolastico che al tempo stesso diviene una piazza urbana.

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